Dopo la richiesta da parte del Consiglio Nazionale dei Geologi a tutte le persone che si trovano nelle zone colpite di aprire le reti WiFi, così da lasciare libere le celle per le comunicazioni più importanti, le autorità italiane hanno richiesto l'intervento delle agenzie spaziali europee e dei loro satelliti al fine di monitorare la zona del sisma.
Tutto ciò è di fondamentale importanza: i satelliti ci aiutano a monitorare notte e giorno il nostro pianeta e il suo stato di salute, a garantire previsioni del tempo accurate, a controllare i fenomeni naturali, a difendere l’ambiente nel quale viviamo, a garantire la nostra sicurezza.
Il Servizio di gestione delle emergenze di Copernicus, il sistema di controllo satellitare della Terra dell'Ue, rende noto che sono già disponibili e pronte per l'uso 13 mappe delle aree più gravemente danneggiate dal terremoto sul proprio sito internet (www.copernicus.eu).
L'osservazione satellitare della aree colpite riguarda, nello specifico, le aree di Accumoli, Amatrice, Arafranco Pinaco, Colle, Grisciano, Lago Secco, Terracino, (Rieti), Capodacqua (Perugia), Castiglione (l'Aquila), Trisungo, Vezzano (Ascoli Piceno), e Forca Canapine (Umbria-Marche).
Il Servizio di gestione delle emergenze di Copernicus ricorda che le mappe sono state realizzate a seguire di richieste delle autorità italiane subito dopo il sisma, allo scopo di identificare e valutare i danni prodotti dal sisma.
Staff Teracom