LIBERALIZZAZIONI WIFI IN ITALIA: UN GRANDE RISCHIO PER GLI ESERCENTI
Niente autorizzazione generale, niente segnalazione alla Questura, niente adempimenti privacy. Ecco. Niente adempimenti nemmeno di identificazione ai fini di giustizia. Via dunque quelle odiose norme che imponevano di chiedere “patente e libretto” al povero internauta italiano costretto a rallentare il suo desiderio di Internet a causa di una legge pensata per l’antiterrorismo.
Cosa accade se invece di una rete wireless ti metto a disposizione un computer e/o una porta ethernet, non è dato sapere.Il secondo comma del su citato articolo, toglie un dubbio inutile: tradotto, stabilisce in pratica che se sei un albergatore, un esercente che offre in via subordinata al suo core business accesso a Internet, non devi essere un OTAG Titolare di autorizzazione generale e quindi non devi segnalare al Questore la tua esistenza. Un fatto noioso, ma che tranquillizzava tutti in caso di controlli da parte della Polizia Postale.Infine c’è un problema che rimane aperto: che succede se l’utente non indentificato su una rete commette un reato? Semplice: Risponde l'esercente se non sa chi si è loggato in quel momento.Siamo tutti un po’ scettici sulla portata generale di questa liberalizzazione.
Probabilmente gli esercenti continueranno a chiedere i dati e a conservarli come hanno fatto finora. E’ troppo alto il rischio che dovrebbero sobbarcarsi.
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Staff Teracom |
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