IL GARANTE DELLA PRIVACY CRITICA IL DECRETO DEL FARE: CONFUSIONE SUL WI-FI
Il Garante della Privacy italiano ha bocciato il recente "Decreto del Fare", almeno per ciò che riguarda liberalizzazione della connettività Wi-Fi e tutele in materia di privacy appannaggio degli imprenditori. Il presidente dell'autorità, Antonello Soro, critica in primo luogo le modalità con cui nel decreto si è provato a facilitare l'installazione di hot spot Wi-Fi utilizzabili, ad esempio, dai clienti di negozi, alberghi, bar, ristoranti ed attività commerciali in genere.
Dall'Autorità Garante per la protezione dei dati personali si criticano le scelte del legislatore spiegando come l'annotazione degli indirizzi MAC sia piuttosto onerosa. "L'adempimento richiesto, sottolinea il Garante, non solo grava su una platea considerevole di imprese, ma reintroduce obblighi di monitoraggio e registrazione dei dati che, stabiliti a suo tempo dal decreto Pisanu per categorie di gestori diverse da quanti offrono accesso ad Internet con modalità wireless, sono stati successivamente soppressi anche in ragione delle difficoltà e degli oneri legati alla loro applicazione. Il Garante auspica lo stralcio della norma e l'approfondimento di questi aspetti nell'ambito di un provvedimento che non abbia carattere d'urgenza".
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