L'articolo è riferito testualmente al cosidetto: DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva 2008/63/CE relativa alla concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di telecomunicazioni.
Riportiamo a tal proposito alcune parti del Decreto (che riguardano il WiFi) che può essere visionato nella sua integrità nel sito ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico (link)
Art.1 (a) apparecchiature terminali:
1) le apparecchiature allacciate direttamente o indirettamente all’interfaccia di una rete pubblica di telecomunicazioni per trasmettere, trattare o ricevere informazioni; in entrambi i casi di allacciamento, diretto o indiretto, esso può essere realizzato via cavo, fibra ottica o via elettromagnetica; un allacciamento è indiretto se l’apparecchiatura è interposta fra il terminale e l’interfaccia della rete pubblica;
Art.2 (1) Allacciamento dei terminali di telecomunicazione alle interfacce della rete pubblica
Gli utenti delle reti di comunicazione elettronica sono tenuti ad affidare i lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle apparecchiature terminali di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), che realizzano l’allacciamento dei terminali di telecomunicazione all’interfaccia della rete pubblica, ad imprese abilitate secondo le modalità e ai sensi del comma 2.
(3)
Chiunque, nei casi individuati dal decreto di cui al comma 2, effettua lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle apparecchiature terminali di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), realizzando l’allacciamento dei terminali di telecomunicazione all’interfaccia della rete pubblica, in assenza del titolo abilitativo di cui al presente articolo, è assoggettato alla sanzione amministrativa pecuniaria da 15.000 euro a 150.000 euro, da stabilirsi in equo rapporto alla gravità del fatto.
La nostra autorizzazione è pubblicata nell'albo delle aziende autorizzate da parte del Ministero dello Sviluppo Economico alla pagina 330 di questo elenco:
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/comunicazioni/DGSCER/259_totale_10_11_2011.pdf
I controlli da parte della Polizia Postale e/o di chi preposto al momento (Carabinieri,Finanza etc..) non vertono più quindi allo stato di come si identifica il cliente che accede alla rete pubblica, (anche se tale esigenza nasce nel caso di reato, con ricadute nel penale se non si è in grado di identificare il colpevole), ma si potrà essere multati per 15mila euro se la realizzazione/gestione della rete pubblica non è affidata ad azienda inscritta all'albo del Ministero.
Ci auguriamo di aver aggiunto ulteriore chiarezza nel campo.
Buon lavoro.
Staff
Teracom.it